L'OSTERIA "LA MUDA" LA PIU' ANTICA DEL VENETO.



Cari amissi, se gavì voja de visitar on posto dove magnar ben, a la veneta, imersi in sinque secoli de storia, fé come gavemo fato Agostino e mi, preparé la carossa, come fazeva i nostri avi, e porteve su al passo San Boldo, ai confini tra Belùn e Treviso...

...Posto strategico, carico di storia,che si riflette nel nome del locale. Osteria "la muda" che richiama alla memoria le mute dei cavalli che arrivavano stanchi dopo chilometri di salita su una strada tortuosa ma anche piacevole e con un gran bel panorama del tutto integro.
Il passo venne utilizzato nel Medio Evo come via di comunicazione commerciale tra le due province e per questo motivo (la possibilità di far pagare dazi a chi vi transitava) fu conteso tra Bellunesi e Trevigiani. La via non era percorribile inizialmente con carri ma solo con cavalli o muli e quando si arrivava su il viaggiatore trovava una dogana con ben 18 gabellieri.




Nel corso del XIV secolo fu costruita una torre di guardia, poi demolita per ordine dei venezianii quali poco amavano fortilizi e castelli nell'entroterra che potevano invogliare qualche feudatario a separatismi ormai superati dalla nuova realtà statuale veneta unitaria.
La "muda" venne appaltata di volta in volta al miglior offerente, che aveva il diritto di riscuotere gabelle di transito, ma doveva garantire anche la manutenzione della strada. Per secoli il transito avvenne attraverso la vecchia mulattiera che fu trasformata in strada dal Comune di Cismon di Valmarino, inizialmente, e poi completata dall'esercito austro-ungarico.

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La locanda attuale risale al Quattrocento, e pare sia l'osteria più antica del Veneto. L'ambiente è davvero unico, come potete intuire dalle foto e vi si mangia benissimo. Se amate del buon vino di qualità, da abbinare  a piatti genuini rustici, troverete una cantina ben fornita. Agostino Venturini, gran intenditore, ne è rimasto pienamente soddisfatto :)
Qui ho trovato la storia davvero interessante del locale, che da fojarol col tetto di paglia tipico del bellunese diventò locanda vera e propria.http://www.lamudadisanboldo.it/la-storia-della-muda



Come ho accennato il termine "muda"(muta) mi fa pensare al fatto che si potesse cambiare cavalcatura e quindi che qualche carrozza riuscisse ad arrivare fin lassù, malgrado la strada precaria, ma l'amico Agostino mi dice che la strada attuale era in realtà una mulattiera impercorribile alle diligenze. Quindi è probabile che le bestie sostituite fossero animali da soma, noleggiati a valle.
Ma dopo tanta storia, potete dare un occhio anche al menù.http://www.lamudadisanboldo.it/il-menu e... bon apetito!


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