LA STRAORDINARIA RIFORMA DELLA SCUOLA DELLO STATO VENETO

L'ho definita straordinaria perché ha dei tratti di modernità che la fanno somigliare alla scuola  dei tempi odierni.  Se pensiamo che prima della riforma A Venezia e in tutti gli stati veneti la scuola era per gran parte affidata a privati, e, se pubblica, era in mano a religiosi. 
Eccovene i trati essenziali, più avanti parleremo della riforma dell'Università. Come leggerete, si parla di scuole veneziane ma è probabile che tale riforma pian piano sarebbe stata estesa anche alla Terraferma, autonomie locali permettendo. Ma cose sappiamo, arrivò Napoleone, che invase  una Nazione neutrale, e fece mercimonio della nostra libertà con l'Austria. 
Penso ai libri di testo allora gratuiti.. e mi sembra di sognare...




La storia della scuola e dell'università nella Venezia del Settecento è una storia di riforme, come hanno illustrato in anni recenti gli studi di Gullino e Del Negro  "Intellettuale impegnato tra conservazione e moderno", così viene definito Gasparo Gozzi da Michele Cataudella  ed è davvero singolare e peculiare del rapporto lumi-riforme a Venezia che proprio a questo giornalista, romanziere e scrittore dai forti tratti anti-razionalisti e anti-illuministici la classe dirigente veneziana affidi il rinnovamento del sistema educativo, oltreché dell'editoria. 
La riforma delle scuole veneziane prende l'avvio insieme a quella delle strutture ecclesiastiche, perché tra i vari fini cui è destinata la "cassa civanzi", istituita dalla deputazione ad pias causas con i proventi delle alienazioni ecclesiastiche, è compreso il finanziamento delle istituzioni educative. Anche in questo caso il progetto riformatore è preceduto ed alimentato da un'ampia attività di ricognizione, storica e attuale, sulle strutture scolastiche di Venezia e della Terraferma, condotta dai riformatori dello Studio di Padova, a ciò specificamente stimolati dal senato, con due decreti del 7 settembre 1768 e 20 settembre 1770. 
Seguono nel 1774-1775 concrete e incisive riforme: le rinnovate scuole primarie sono istituite in tutti i sestieri di Venezia, è fissato un calendario scolastico, è abolito il latino, gli allievi sono distribuiti in classi a seconda dell'età, vengono forniti gratuitamente i libri di testo, sono aumentati i salari ai maestri, forniti anche di alcune misure di previdenza; l'impianto pedagogico delle rinnovate scuole di sestiere, cui continuano ad affiancarsi le vecchie scuolette private, è suggerito ancora una volta da Gasparo Gozzi, seguace delle idee di Antonio Genovesi. Anche le scuole superiori vengono riordinate: nei locali abbandonati dai Gesuiti sono istituiti corsi gratuiti di otto anni, con un preciso programma di studi e un calendario direttamente controllati dallo stato, dentro la cornice degli Statuti delle scuole pubbliche di Venezia, emanati nel 1775.

fonte Enciclopedia Treccani

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