LE CERNIDE COSI' SIMILI ALL'ESERCITO SVIZZERO

In poche righe lo storico Eugenio Barbarich, non certo tenero con le strutture militari venete dell'ultimo secolo ne descrive funzioni e caratteristiche peculiari. Risaltava sopra ogni cosa, la loro economicità rispetto all'esercito professionale.


La guerra della lega di Cambrai, combattuta per l'integrità dei domini della Signoria, consolidò questa milizia paesana e la fece popolare, ad onta dei tentativi fatti per denigrarla - più che tutto dopo lo sbaraglio di Vailate - per opera dei troppo interessati fautori delle milizie assoldate, gli industriali della guerra d'allora. In sostanza, si voleva rovesciare sopra i soldati di ordinanza un po' di quel discredito e di quella noncuranza di cui gli eserciti regolari furono sempre prodighi verso le «guardie nazionali».

Il grande vantaggio delle cerne consisteva, anzitutto, nel loro costo sensibilmente minore in confronto del necessario per mantenere un eguale numero di soldati di mestiere. Toccava infatti al comune di descriverle, di armarle e d'inquadrarle in centurie; laddove questo còmpito, per i soldati di mestiere, toccava ai capi-leva che ne ritraevano un utile per sè e per la compagnia. Anche i gradi delle cerne, fino a quello dei capi di cento incluso, si attribuivano di massima per elezione nei villaggi che contavano il maggior numero di descritti.

Gli obblighi di questi ultimi erano limitati a cinque mostre o rassegne annuali (mostrini), oltre a talune riviste straordinarie (generali) in luoghi designati, con il comune consenso dei soldati medesimi, escluse però le fortezze, le terre murate, i castelli ed i grossi villaggi. E perciò le rassegne si compievano d'ordinario in rasa campagna.

Le cerne dovevano presentarsi alle rassegne con le armi che avevano personalmente in consegna dai comuni, come si pratica per lunga tradizione nella Svizzera: le assenze erano punite con la descrizione a galeotto, oppure con la multa di 5 ducati14. In queste rassegne le cerne ricevevano la polvere da moschetto, il piombo e la corda occorrenti per confezionare li scartocci, i quali erano poi verificati dai capitani alla presenza dei capi di cento.

una "Craina" l'equivalente delle Cernide in Dalmazia


Con queste munizioni i soldati si esercitavano al palio, vale a dire al tiro a segno nei campi appositamente stabiliti.

Dal lato economico adunque le cerne rappresentavano un notevole vantaggio per le finanze della Signoria, una vàlvola di sicurezza all'aprirsi delle guerre, perchè esse esimevano lo Stato dal ricorrere - sotto la pressione del bisogno e sotto il giogo della domanda - al mercato sempre sostenuto dei soldati di mestiere.


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