GLI AMMINISTRATORI LADRI, DI IERI E DI OGGI.


Trova le differenze, viene da postillare al titolo. Tra gli autori di "intacco di cassa" dell'epoca della Serenissima e quelli in Italia. il trattamento era del tutto diverso: considerato crimine odioso da stigmatizzare pubblicamente a quei tempi, oggi invece per molta parte dell'opinione pubblica italiota (specie in certe regioni) è  quasi tollerato come male inevitabile, se non suscita addirittura un desiderio di emulazione.
I "banditi" (messi al bando da Venezia anche dopo l'arresto) che rubavano soldi pubblici, venivano condannati e sospesi da ogni incarico. Con i loro beni dovevano risarcire l'erario veneto. poi è arrivata la "civiltà" e l'unità d'italia, e le cose sono molto cambiate...non in meglio.
Ma non bastava, per i casi più eclatanti, sia per l'alto incarico ricoperto dal malfattore, sia per il pubblico scandalo procurato, si murava una lapide a futura memoria e monito. Ve lo immaginate oggi, il nome di Galan (per citare uno a caso) inciso sui muri del palazzo della Regione, con la motivazione della condanna? .., ma quando mai... però ora siamo italiani. Vuoi mettere.
Nella foto,la lapide del 1703 che perpetua il nome degli amministratori ladri, a futura memoria. 

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