ARTE VENETA: LOMBARDO E IL MONUMENTO AL DOGE PIERO MOCENIGO
Si trova nella chiesa dei ss. Giovanni e Paolo a Venezia, autore il celebre architetto della chiesa di S Maria Nova e del palazzo Dario, edifici ornati entrambi di marmi policromi.
Il monumento nella basilica veneziana dei Santi Giovanni e Paolo fu commissionato dai fratelli del doge Pietro Mocenigo, morto nel 1476.
L'attribuzione della tomba a Pietro Lombardo è motivata dalla sua citazione come opera del maestro nel contratto stipulato con i procuratori della chiesa di Santa Maria dei Miracoli (1481), pubblicato da Boni (1887).
Si ritiene pertanto che l'opera sia stata eseguita tra il 1476 e il 1481.
Secondo Sansovino (1581), le sculture del monumento furono eseguite da Pietro con l'aiuto dei figli: tale ipotesi è generalmente accolta dagli studiosi successivi. Stedman Sheard (1971) attribuisce a Tullio le figure di Soldati nelle tre nicchie sovrapposte sul lato sinistro del monumento. Ceriana (1992/1993) e Sarchi (2005) propongono di individuare il contributo dei due fratelli nei rilevi con "Fatiche di Ercole" alla base del monumento. Sarchi (2008) ha in seguito esteso tale attribuzione anche ai rilievi con "Trofei" dello zoccolo.
Il monumento nella basilica veneziana dei Santi Giovanni e Paolo fu commissionato dai fratelli del doge Pietro Mocenigo, morto nel 1476.
L'attribuzione della tomba a Pietro Lombardo è motivata dalla sua citazione come opera del maestro nel contratto stipulato con i procuratori della chiesa di Santa Maria dei Miracoli (1481), pubblicato da Boni (1887).
Si ritiene pertanto che l'opera sia stata eseguita tra il 1476 e il 1481.
Secondo Sansovino (1581), le sculture del monumento furono eseguite da Pietro con l'aiuto dei figli: tale ipotesi è generalmente accolta dagli studiosi successivi. Stedman Sheard (1971) attribuisce a Tullio le figure di Soldati nelle tre nicchie sovrapposte sul lato sinistro del monumento. Ceriana (1992/1993) e Sarchi (2005) propongono di individuare il contributo dei due fratelli nei rilevi con "Fatiche di Ercole" alla base del monumento. Sarchi (2008) ha in seguito esteso tale attribuzione anche ai rilievi con "Trofei" dello zoccolo.
Il sepolcro ospitava originariamente 17 sculture: i santi Marco e Teodoro posti sul coronamento furono spostati nel contiguo monumento di Alvise Mocenigo quando fu realizzato il grande mausoleo di famiglia sulla controfacciata della basilica (1580-1646) (Pincus, 2007).
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