CELTI E VENETI, AVEVANO LINGUA DIVERSA. E' POI VERO?

La lingua.

II mistero dei Veneti - I Veneti sono i più Celti tra i contemporanei?
Dal libro "Noi, celti e longobardi" di Gualtiero Ciola



Per Polibio "i Veneti differivano pochissimo dai Galli nei costumi e nell'abbigliamento, ma si servivano di un’altra lingua". La lingua venetica veniva un tempo parlata in un’area molto più vasta di quella attuale, che comprendeva una parte della Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, l'Istria, la Carinzia e la Carniola, ove il ritrovamento di iscrizioni venetiche e oltremodo frequente. 

Per la specificità e la diversità del venetico dal linguaggio celtico parlato nel II e I sec. a.C.,, ventiliamo l'ipotesi che la parlata dei Veneti, venendo a contatto con il linguaggio degli Euganei autoctoni, sia stata da questo influenzato in quelle zone nelle quali questo popolo era di casa: da qui può essere incominciata la sua differenziazione dalla lingua parlata nelle antiche sedi centro-europee.

Per il Prof. G.B. Pellegrini la lingua veneta più antica, indeuropea occidentale, scritta fin dal VI secolo avanti Cristo, unitaria, non può essere confusa con alcuna delle lingue più antiche d’Europa, né aggregata ad alcun gruppo; era però dotata, dati i suoi caratteri "antico-centroeuropei", "di interessanti isoglosse con alcuni altri linguaggi". Ora il suo antico carattere centro-europeo, nonostante il suo autonomo sviluppo e l'omogeneità che accomunerà tutti i Veneti in una vera koinè, doveva necessariamente avere dei punti di contatto con "alcuni altri linguaggi", che altro non potevano essere che quelli del gruppo paleoceltico, analogamente all’antico leponzio.

Per dare un esempio abbiamo trovato che per denominare il bosco i Celti usavano il termine "leukos", mentre i Veneti dicevano "louki", il che poteva sembrare molto diverso se udito da uno straniero greco (come Polibio) o romano, ma che nella grafia rivela una indubbia analogia. Del dialetto veneto molti sono i termini ad etimo non latino sui quali seri studi di glottologia dovrebbero fare luce, come per dare un solo esempio l’aggettivo "romaso" = meravigliato, stupito e numerosi altri termini, molti dei quali sono purtroppo caduti in disuso. Diamo ora un breve elenco di vocaboli ad etimo celtico che ancora si usano, mentre la maggior parte deve essere andata perduta con la romanizzazione della popolazione: 



ALL'ITALIANA
A £A VENETA
TRADUTHION

Arente Arente deriva dal celt. "are": vicino, presso, accanto 
Barco Bark, Barko recinto per bestie 
Barchessa Barkesa tettoia rustica annessa alla casa rustica 
Baro Baro, Xbaro cespuglio, mazzo 
Beta Beta, erbeta Bietola 
Bora, borin Bora, borin Tipico vento 
Bòria Bòria Superbia 
Borlon, bora borlon, bora Trave 
Boriana, buriana Boriana, buriana Burrasca 
Braga, braghe Braga, brage, bragese Pantaloni 
Branca, brincar Branka, brinkar zampa, afferrare 
Bricco Brik Recipiente 
Bricola Brikò£a gruppo di pali per ormeggio 
Briga, brigar Xbriga, xbrigar, briga, brigar molestia, brigare, sveltire 
Torse la briga Torse £a briga assumersi 1’onere 
Brolo, broleto Bro£o, bro£eto, bro£et campo, orto, frutteto 
Cantaro Kanter Vaso 
Cioco, ciuca Cok, cuka ubriaco, sbornia 
Cloccar Krokar suonare di campane 
Grébani, grava, grave Grébani, krépani, grava, grave luoghi sassosi 
Mota, motta Mota Mucchio 
Sbrego, sbregar Xbrego, xbrek, xbregar strappo, strappare 
Scaga Skaga, skago, spago, skego Paura 
Smara Xmara corruccio, dispetto 
Sloz, sloso Xloth, Xlotho Sporco, anche: marcio "ovo xloth" ed eccentrico 
Tacon Takon Pezza 
Tamiso Tamixo, tamis Setaccio 
Topa Topa Toppa 


Abbiamo sin qui riportato delle testimonianze: saranno i lettori a giudicarle probanti o meno; a corollario produrremo alcuni altri indizi a sostegno della nostra tesi. A. Nodari scriveva: "I Gallo-Celti riuscirono a penetrare nella regione dei Veneti, costringendoli temporaneamente nella fascia più prossima al mare". Però si contraddice quando sostiene che i Veneti "amavano l’ordine e la pace che mantennero per secoli perché erano i più forti". In effetti ciò corrispondeva a verità perché le tribù che si stanziarono nel Veneto e nel Friuli, lo fecero col beneplacito dei padroni di casa; infatti più oltre afferma che "gli antichi Veneti coabitarono coi Gallo-Celti, dai quali poco differivano, essendo di comune origine indoeuropea".

Della stessa origine, ribadiamo noi. 

Tutte ipotesi interessanti. vero è che molti dei termini potrebbero derivare dalla lingua germanica parlata dei Longobardi, ma non potremmo escludere che l'origine sia più antica. L'intervento è stato ripreso qui: https://forum.termometropolitico.it/290696-sull-origine-dei-veneti.html

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