WESTFALIA E LA LIBERTA' DI CULTO IN EUROPA, ARTEFICE L'AMBASSADOR VENETO
Grazie ai Veneti nasce l'Europa moderna, della libertà religiosa.
-Tra le cose straordinarie di cui fu capace lo stato veneto, NON vi spiegheranno, nelle scuole italiane, come avvenne che, dopo trenta anni di scannamenti che misero gli stati germanici in ginocchio, con città ridotte a spelonche inabitabili, si giunse a una pace duratura tra protestanti e cattolici. Ebbene, l'artefice principale del trattato di pace di Westfalia fu l'ambassador veneto Alvise Contarini, che in precedenza aveva girato per le corti europee, facendosi apprezzare per la sua capacità.
Egli fu un buon discepolo di Fra' Paolo Sarpi, le cui teorie sulla separatezza tra stato e chiesa (ognuno doveva operare nel proprio ambito, cooperando a formare dei buoni "sudditi") avevano avuto già fama mondiale. Il frate era morto nel 1626, ma le sue dottrine le troviamo di riflesso nel trattato sottoscritto tra i belligeranti, ormai esausti, dopo la Guerra dei Trent'anni. - con gran dispetto del legato pontificio, devo dire, il quale, presente al congresso, lo abbandonò.
In quel momento si può affermare che sia nata l'Europa moderna, sottolinea Ivone Cacciavillani, in cui era affermata la libertà religiosa, ampiamente praticata da Venezia da tanti anni.
Ogni suddito fu libero di professare una fede anche diversa da quella praticata dal suo sovrano, che avrebbe riconosciuto pari diritti e aiuti a entrambe le chiese.
Questa novità, della neutralità dello stato in campo religioso, era un'idea tipicamente veneziana, nata dal contrasto secolare con la curia romana.
Tale apporto fu riconosciuto nero su bianco nel trattato:
"fu scritto che la sua conclusione fu dovuta all'intervento e all'opera dell'ill.mo ed esimio Senatore veneto Alvise Contatini Cavalier (Aloysio Contarino Cav.) che per tutti i cinque anni svolse l'opera di mediatore presso le parti; il ruolo centrale svolto dal Contarini perché il delegato del papa si era ritirato per le troppe concessioni che si facevano ai Riformati, è universalmente sottolineato. Egli era talmente stimato dalla Francia, paese in cui era stato ambasciatore, che fu incaricato di rappresentarne gli interessi, nella contesa con la parte protestante, "
Il virgolettato è un sunto tratto da " PAOLO SARPI La guerra delle Scritture del 1606 e la nascita della Nuova Europa" di Ivone Cacciavillani.
Commenti
Posta un commento