IL 25 APRILE E L'IDENTITA' VENETA ALLARGA', ALLARGATA

Il 25 aprile è il giorno dell'orgoglio veneto, felici "de contarse e de esserghe" a l'ombra del Paron, (come se ciama par i venessiani, el campanil de San Marco)". Ma allora, caro amigo, qualchedun me dirà... parché no te scrivi ne la nostra bea lengua? Adesso provo a spiegarve parché...

Perchè noi Veneti siamo eredi di una civiltà che non si basava su etnia o lingua, ma su Cultura, Fede, e Patria che era inclusiva di tante piccole Patrie che comprendevano popoli diversi come lingua, ma che avevano in comune dei principi universali: parlavano al mondo di tolleranza, convivenza, universalità dei valori cristiani rappresentati dall'Evangelista che aveva diffuso la conoscenza del vangelo nel Triveneto.
Questi valori, che comprendevano anche la fermezza nella difesa degli stessi, fino ad impugnare la spada, furono raccolti da Venezia e poi "esportati" anche in Dalmazia e in tutti i domini dove si "piantò il Leone". 
Veneti quindi erano, e sono se si riconoscono nella storia comune, quindi anche gli abitanti della Lombardia Veneta, della Patria del Friuli. e del resto del "commonwealth" veneto. 
E voglio includere anche la tanta gente che è venuta qui, dall'Europa e da ogni parte del mondo, con l'intenzione di integrarsi, di lavorare, di apprendere le nostre tradizioni, la nostra Storia.  come del resto accadeva ogni giorno, per tanti secoli, a Venezia e in tutto il triveneto, dove i cognomi "Schiavon" "Todesco o Todeschini", "Moro" (dico dei primi che mi vengono in mente) testimoniano una integrazione e una assimilazione perfetta, avvenuta secoli fa. 
Quindi VENETO E' CHI VENETO FA. E sente nel cor l'amore par el nostro Gonfalon. WSM! Semper. 

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