N.H. Giovanni Bembo al Principe di Tallyerand per il ripristino della veneta libertà


BRANO DELL'APPELLO scritto dal N:H: Giovanni Bembo a sua Eccellenza il Principe di Talleyrand (impunito mariuolo re dei voltagabbana, che ora rappresentava la corona Francese al congresso di Vienna, e ben conosceva le vicende della nostra povera Patria sotto le grinfie di Napoleone). Il fatto stesso che fosse una iniziativa singola, sia pur toccante e generosa, e non l'afflato collettivo dei superstiti nobil homeni veneti, ci dice molto sullo stato di desolata prostrazione in cui si trovava l'antica classe dominante, e con essa, tutto l'ex stato veneto. 
Faccio notare ai filo austriacanti veneti che l'Austria si comportò verso Venezia come un ricettatore  che commissiona un furto a un ladro, Napoleone, e del resto un Congresso composto di monarchie che aveva sempre visto Venezia e la sua Repubblica (avanti di secoli nel concetto di stato moderno rispetto al resto dell'Europa) come un corpo estraneo, se non ostile, non poteva che farla sparire nel contesto mondiale. 

"Napoleone nel 1800 poteva correggere l'ingiustizia rimettendo in libertà la Repubblica Veneta, giacché ogni ostacolo gli era stato tolto di imperanti circostanze con cui giustificava i suoi tradimenti, ma egli la faceva da semplice conquistatore e, lungi dal correggere le ingiustizie trascorse, aspirava a commetterne di nuove e, per avidità di impero, non curava le altrui gelosie di stato, né i giusti riguardi d'equilibrio politico.
Il suo genio intraprendente e marziale non mirava né alla giustizia, né alla moderazione, né alla vera gloria....
La politica lo aveva indotto a deprimere il Democratico governo in Francia e in Italia, la sua politica stessa lo aveva consigliato a rimettere la religione in Francia non già per spirito di verace soda pietà cristiana e meno per amore del giusto e del retto. In conseguenza nessun riguardo politico poté indurlo al ripristino della Repubblica Veneta, i cui Stati, senza contrasto ulteriore, supponeva già averli fatti suoi ed averli aggiunti all'Italia.
Non vi dipingerò, Signore, il tristissimo quadro degli effetti disgraziati del suo dominio prodotti in Venezia nel tempo passato.

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