COME NACQUE LA STRADA DEL TERRAGLIO, DA TREVISO A MESTRE

Paolo Zambon, in un bellissimo trattato edito dalla Provincia di Treviso, in cui parla delle strade percorse dai pellegrini nel Veneto medioevale, ci parla anche del Terraglio, nota via che anche oggi collega Mestre a Treviso.

Risulta inoltre dagli Statuti di Treviso che esistesse, nel 1210, una Via d’Acqua per andare fino a Mestre, una fossa che costeggiava la strada da Treviso a Mestre, strada chiamata semplicemente “La Via de Mestre”, in seguito denominata Terraglio (…viam Teralei de Mestre.) chiamata in tal modo almeno dal 1285, come risulta dagli atti di un processo celebrato in quell’anno.28 
Probabilmente il nome della Strada trae origine dall’accumulo di terreno dovuto allo scavo della “fossa” e depositato sulla viabilità carraia allo scopo di elevarne il piano stradale, appunto, con terra.


Casale sul Sile
E’ altresì documentata negli Statuti la presenza di un Terraglio Nuovo e di un Terraglio Vecchio che correva più ad Est dell’attuale percorso, come risulta dalla descrizione per la vendita di un manso a Dosson e San Gervasio29, dal quale atto si rileva, inoltre, che per tale località passava la prosecuzione, a sud di Treviso, della Via “Ungaresca”. 

 Da Treviso molti viandanti preferivano arrivare a Venezia lungo il percorso fluviale del Sile, ancor oggi navigabile fino alla laguna veneta. La città di Treviso era fornita di un attivo scalo portuale anche per traffici commerciali (principalmente prodotti derivati dall’attività dei numerosi mulini che usufruivano delle preziose risorse idriche della zona, oltreché per il trasporto di prodotti agricoli), proseguiti fino al secolo scorso. 


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