PER I VENETI DEGLI ANNI '20, L'UNITA' E' UN NONSENSO

I VENETI TRA LE MACERIE DELLA PRIMA GUERRA, L'UNITA' APPARE UN NONSENSO


A l’epoca della presa del campanile, l’intellighenzia sinistrorsa veneta indice addirittura un convegno ove si tende a dimostrare la sprovvedutezza dei “Serenissimi”, nati in una terra, la bassa padana, incline alla rivolta fine sé stessa, e l’inadeguatezza culturale di chi vorrebbe appellarsi a una repubblica di Venezia oligarchica e distante dal popolo (il solito cliché di chi conosce la storia di Venezia attraverso la presentazione di personaggi come il Daru o i risorgimentalisti). 

Io invece, proprio dal libro che raccoglie gli atti del convegno , trovo sempre perle meravigliose come  l’atteggiamento dei repubblicani veneti verso l’autonomia regionale. Gente tosta di sinistra, eh… come i fratelli Bergamo, onorevoli di Treviso; ecco cosa scriveva la Riscossa a proposito della Ricostruzione della nostra terra martoriata: 

LA PIAGA DELL'EMIGRAZIONE

Già dal titolo dell'articolo si intuisce il resto che segue . “L’unità d’Italia è un non senso” 15 maggio 1920.  Vi potrà essere chi teme per l’unità d’Italia? Crediamo di no. Altra cosa è l’unità morale, il concetto nazionale, altra è l’unità amministrativa. Quella è un principio immortale, questa un non senso”.

Nel frattempo c’era chi ci trattava da insopportabili scocciatori, con le nostre richieste, come il grande giornalista Luigi Albertini, espressione de l’estabishment il quale sosteneva dal Corriere della Sera che il Veneto aveva avuto anche troppo come rimborsi per i danni di guerra. “Veneti, il governo ride delle vostre sventure” rispondeva “la Riscossa” e anche nel ’22 in un articolo, titolato “Un’offesa immeritata ai veneti danneggiati” si puntava l’indice sul parassitismo ” Se si deve dire la verità tutta intera e senza peli sulla lingua, turbe di avvoltoi sono qui calate da ogni parte d’Italia a derubare il governo e anche i veneti sempre ingenui e remissivi”.

E ancora, ne “il compito dei veneti”, La Riscossa, 20 settembre 1922: Veneti ! L’ala di San Marco vigila ancora sui vostri destini ! Le vostre piaghe non saranno sanate  che svincolandovi dal nefasto centralismo romano ! ”

Parole più che mai attuali.  Il problema veneto, lungi da l’essere risolto, cresce sempre più.



.  

Commenti