LA "SPECIES VENETA" SECONDO MASSIMO PALLOTTINO
Una caratterizzazione etnico-culturale ben definita –tra le meglio definite di tutte le compagni regionali dell’Italia preromana – s’incontra nel Veneto dove, dalla già specializzata facies locale “protovillanoviana” nasce all’inizio dell’età del ferro (IX_VIII secolo) la civiltà che chiamiamo “paleoveneta” o “atestina” …La sorprendente continuità di questo fenomeno fino ad età storica molto avnzata ci assicura che esso rappresenta l’ethos dei Veneti nei loro confini tra il fiume Adige, le Alpi e l’Istria. Prevale il costume della cremazione dei morti; si afferma una tipica produzione del bronzo laminato decorato a sbalzo (la cosidetta “arte delle situle”; nel suo relativo isolamento questo mondo presenta tuttavia notevoli contatti con il villanoviano dell’emilia e con la civiltà picena, oltre che con le culture del ferro dell’europa centrale (Hallstatt) e della Slovenia.
Interessante, perché il Pallottino ammette l'affinità della civiltà venetica a quelle del Centro Europa, pur restando tenacemente abbarbicato alla teoria della derivazione locale. Oltre ai manufatti hallstattiani simili ai nostri, il nome Veneti sparso dal Baltico ad altre parti d’Europa non gli dice nulla.
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