LA NOSTRA GRANDE STORIA : IN UN NUOVO ROMANZO DI SIBYL VON DER SHULENBURG

Venerdì 16 in centro al Lido,
il Maresciallo in un ritratto del Guardi
 di Edoardo Rubini

presso l’hotel Pannonia, la nostra Associazione Europa Veneta presenta “PER CRISTO E VENEZIA”, il nuovo romanzo storico di Sibyl von der Schulenburg, tratto liberamente dal bestseller del padre Werner, che lascia al lettore la libertà di rispondere a una domanda sempre più attuale: “che cosa siamo disposti a fare per preservare la nostra civiltà occidentale?”. Parteciperà anche l’ex ambasciatore d’Italia in Turchia, Gianpaolo Scarante.

Vincitore del Premio Internazionale Mario Luzi 2014/2015 - Sezione Narrativa edita “Premio Italia, Primo Premio Assoluto” e del “Premio Speciale Lupicaia del Terriccio”.

Nel 2016 ricorre il trecentesimo anniversario della liberazione dell’isola veneziana di Corfù dall’avanzata turca grazie alla brillante tattica militare del conte feldmaresciallo Johann Matthias von der Schulenburg.

Per questa occasione, la scrittrice Sibyl von der Schulenburg torna al romanzo storico con “Per Cristo e Venezia” (Il Prato, 2015), ispirandosi liberamente al bestseller che il padre Werner, scrittore e diplomatico antinazista, dedicò alla vittoriosa impresa dell’antenato.

Con “Per Cristo e Venezia”, Sibyl von der Schulenburg a trecento anni dagli eventi descritti nel libro e interroga il lettore con una domanda sempre più attuale: “che cosa siamo disposti a fare per preservare la nostra civiltà occidentale?”.
un suo monumento a Corfù
Nel 1716 il mondo occidentale è minacciato dall’impero ottomano.“Per Cristo e Venezia!” è l’urlo di guerra dei soldati del feldmaresciallo Johann Matthias von der Schulenburg, chiamato a difendere l’isola veneziana di Corfù, l’estremo avamposto d’Europa, per dare a Eugenio di Savoia il tempo di portare le sue truppe a Est verso la famosa vittoria di Petervaradino. L’amore di due donne, l’orgoglio e l’onore, sono le basi sulle quali il feldmaresciallo von der Schulenburg costruisce la difesa con soli tremila uomini contro quarantamila nemici e la sua impresa vittoriosa, a dispetto di ogni previsione, entra nella storia e nei manuali militari.

Trecento anni fa, ebbe dunque luogo a Corfù una famosa battaglia che servì ad arrestare l’avanzata dei Turchi verso Occidente e impedì per sempre il loro ingresso nel mare Adriatico, garantendo un ultimo lungo periodo di pace alla Serenissima. Le truppe veneziane, guidate da J. Matthias von der Schulenburg, condottiero sassone al servizio della Repubblica di San Marco, pur essendo inferiori in numero e in armamenti, seppero resistere all’attacco della flotta del Gran Visir Ottomano, scrivendo una celebre e gloriosa pagina di storia. 

La festa popolare della Madonna dell’Apparizione, che si celebra a Venezia nell’isola di Pellestrina nei primi giorni di agosto, da allora ricorda annualmente l’evento: dalla documentazione risulta che la Madonna, apparsa miracolosamente ad un ragazzo, invitasse tutti a pregare per la salvezza della Cristianità e predisse la vittoria di Venezia e dell’intera Cristianità.
Venezia e l’Europa attesero con ansia l’esito dello scontro che si concluse il 18 agosto 1716 vittoriosamente. Il feldmaresciallo Schulenburg fu accolto a Venezia come un eroe.

Egli ricevette onori eccezionali da parte della Repubblica.
A Corfù davanti all’ingresso della Fortezza Vecchia gli fu eretto, due anni dopo (adhuc viventi, ancora in vita) un monumento marmoreo, opera di Antonio Corradini, che lo raffigura come un antico condottiero romano.
Gli fu assegnato un vitalizio annuo di 5 mila ducati e tra i vari doni ricevette dal Doge anche una spada tempestata di diamanti dal valore di 8 mila ducati, visibile nel ritratto di G.A.Guardi oggi esposto a Ca’ Rezzonico.

Antonio Vivaldi in suo onore compose “Juditha Triumphans”, oratorio militare che celebra la vittoria.



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