LO STEMMA DEI "SETTE COMUNI" DELL'ALTIPIANO DI ASIAGO, IL "COMUNISMO" NELLA PROPRIETA'

Prima di dar parola all'amico storico Roberto Stoppato Badoer, volevo ribadire che anche anticamente, se non all'origine, i "Sette Comuni" come precisa lui, si chiamavano così. Era scritto sull'insegna: Dise saint Siben, Alte Komeun, pruderen Lieben (Questi sono i Sette, Antichi Comuni, Fratelli Cari). Solo all'inizio si parlò (all'epoca di Ezzelino) di Sette Terre Sorelle. Per Comune si intendeva la proprietà comune di boschi e pascoli.

Scrive lo Stoppato Badoer: 
Lo stemma dei Sette Comuni era ed è, di una simbologia assai chiara: sette teste in rappresentanza di Sette Comuni. Le tre più grandi che simboleggiano i Comuni più vasti e quindi più importanti, Asiago, Lusiana ed Enego; e quattro più piccole che identificano Foza, Gallio, Rotzo e Roana.

Lo sfondo è azzurro e le due file di teste sono divise da una banda di color rosso; le tre facce principali sono barbute e bendate in fronte rispettivamente di oro, rosso e argento; le altre quattro sono facce giovanili e, come sopra, accostate e poste in fila. L'insegna che lo sosteneva recitava in cimbro Questi sono i Sette, Antichi Comuni, Fratelli Cari.

Attualmente tale stemma identifica la Comunità Montana e parte di quello del Comune di Asiago. Il preambolo degli antichi statuti esaltava lo spirito di solidarietà "Dar wohl de Wolkes ist dar Wohl de Regierung ist dar Wohl de Wolkes" (Il bene del Popolo è il bene della Reggenza, e il Bene della Reggenza è il Bene del Popolo), lo stesso spirito solidaristico e comunitario che permeava il diritto di Proprietà. 

A tal punto è radicata questa usanza, che ancora oggi la maggior parte del territorio dell'altipiano non è proprietà privata e nemmeno proprietà pubblica demaniale, ma proprietà collettiva, proprietà a "mani riunite" secondo il costume tedesco, ossia proprietà di antichi abitanti riuniti in "Colonnelli" o frazioni di Comune. 

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