UN BEL GIRO A PIEDI, META I FOJAROI DI VAL SI SEREN



Il Cason a Fojarol è opera d'arte esperienza di secoli, frutto della genialità contadina, perfettamente inserito nell'impianto urbanistico-sociale delle popolazioni dei paesi pedemontani, perfettamente funzionale alle esigenze lavorative, perfettamente integrato con l'ambiente naturale, realizzato esclusivamente con materiali reperiti in loco, edificato a mano da poche persone in poco tempo e senza alcuna tecnologia o macchinario.

Gli ultimi esemplari, veri, si stanno dissolvendo e non lasceranno alcuna traccia nel terreno, nessun 'rifiuto', anche in questo valenza assoluta di 'ecologia' coerente fino alla fine.
Sono opere che non possono sopravvivere senza l'uomo che le vive.
E questo è soprattutto un abbandono sociale e culturale, un abbandono della nostra civiltà millenaria, senza la quale siamo per davvero senza radici e senza cultura.

Che lezione, che batosta, per noi moderni che ci crediamo cultori e inventori di soluzioni 'bio-tecnologiche' 'eco-sostenibili' e paroloni simili!

Altri annessi rustici legati all'attività di pascolo e sfruttamento del bosco

Oltre al cason principale adibito a stalla e parzialmente e temporaneamente anche a dormitorio, esistevano, annesso allo stesso o nelle immediate vicinanze, anche altre strutture funzionali alla permanenza temporanea in quota nel periodo delle monticazione e lo sfruttamento strategico per il resto dell'anno:

cason del fogo - staccato dalla costruzione principale per preservarla da eventuali incendi, serviva per la lavorazione del latte, la preparazione del formaggio ed anche per la cottura dei cibi. Era una struttura di modeste dimensioni, pressochè integralmente costruita con pietrame a secco, 
generalmente con copertura a laste di pietra, non vi era il camino ed il fumo usciva dall'apertura della porta o da piccoli fori o finestrelle.

cason d'aria - serviva per il deposito temporaneo del latte in attesa della lavorazione. Era fatto da quattro pilastri in pietrame a secco e copertura a fojarol, mentre perimetralmente era chiuso con una fittissima serie di pali di legno o assi semilavorate, per le abbondanti fessure circolava liberamente l'aria, ma al tempo stesso non permetteva l'introduzione di animali. Si trovava in posti molto freschi, ombrosi o tra il bosco.

giazzera - a pianta circolare quasi interamente scavata nel terreno anche per una profondità di 3 o 4 metri, mentre la parte emergente, sempre circolare, aveva un piccola porticina ed un foro sul retro. Il tetto generalmente era a fojarol, ma a volte anche a laste di pietra. Per il foro sul retro, all'inizio di primavera, veniva introdotta la neve raccolta nei dintorni prima del disgelo a riempire (veniva anche opportunamente compressa pestandola) fino al livello della porta il pozzo. Sopra la neve venivano disposte fogliame e assi di legno a formare un pavimento mobile, su di esso veniva disposto il burro ed il formaggio ed il cibo deperibile, la neve si scioglieva pian piano durante l'estate ed il livello del pavimento si abbassava costringendo all'uso di una scaletta sempre più lunga per entrare.

speloncia - è una variante di utilizzo della giazzera, veniva costruita in muratura a secco e copertura a laste, sfruttando il più possibile eventuali cavità naturali. Era preferita alla giazzera nei posti già naturalmente più ombrosi o disposti nel versante nord.

casarina - piccolo locale in muratura adiacente alla cucina, adibito a magazzino di stagionatura del formaggio, che richiedeva continue operazioni di salatura e rivoltamento.
puner - pollaio generalmente a forma di piccola casetta di legno o di pietrame a secco e copertura a laste, quasi sempre appoggiato al cason principale adibito a stalla. Una costruzione simile serviva a volte anche come stalla per il maiale.

itinerario didattico dei Fojaroi al Col dei Bof di Seren del Grappa
dove Seren del Grappa, Chiesa Nuova San Luigi e Col dei Bof, valle di Seren versante nord del Grappa
park Chiesa Nuova S.L. - coord. N.45°56'45.3" E.11°49'32.5"
motivi antropologici, paesaggistici, naturalistici
quando primavera, estate, autunno
percorso Chiesa Nuova San Luigi, Col dei Bof
difficoltà escursionistico (Cai=E) - stradina a tratti ripida, sentieri

Commenti

  1. Ocio ae vipare, ghe ne xe a se...consiglio scarponi da montagna e braghe longhe e tegnere i putei senpre visin!
    Caminada asolutamente da fare.

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  2. Che batosta ...... ecosostenibile, ecc: noi che rispettiamo l'ambiente con loghi e slogan e ci puliamo la coscienza riempiendo dei cassonetti di rifiuti il cui recupero, magari, è un ulteriore consumo di materie ed energia, senza accorgerci che siamo diventati complici dell'ennesimo grande business.

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