LA NECROPOLI DI MONTEBELLUNA... QUANTO SIAMO ANTICHI !

Mi chiedo spesso, raccogliendo materiale per gli articoli di storia, se quanto non è riuscito con l'assimilazione romana (potenza che non ci fu mai ostile, dato che ci consideravano anche parenti stretti) riuscirà a questo stato bananiero, con la corruzione e l'immigrazione forzata. Cioè farci sparire come popolo. Ma siamo con una identità forte, anche se sottaciuta, riemerge. Siamo forse come il giunco che si piega e aspetta che passi la piena.

Collegata a Padova tramite la valle del Brenta e situata a una delle imboccature della valle del Piave, Montebelluna venetica restituisce documentazione archeologica dalla fine del IX agli inizi dell'VIII secolo a.C.  I ricchi pascoli della zona favorivano un fiorente allevamento di ovini destinato ad alimentare l'industria tessile (già allora importantissima in ambito italico) di Padova ed Altino; e per padova stessa era un punto chiave per il commercio con l'area alpina e transalpina.

Le necropoli costituisco per ora, l'unica testimonianza della fase preromana dell'insediamento. Nelle zone di S. Maria in Cole e Posmon si sono rinvenuti reperti della fine del VI e la metà del IV secolo.

Le tombe, tutte a incinerazione, sono in maggioranza del tipo a cassetta, in lastre di pietra arenaria; solo in alcuni casi viene mantenuto il più antico rituale della sepoltura in nuda terra, talvolta con ossari circondati da ciotoli di fiume.

Nei corredi abbondano oggetti in metallo compatibili con altri di Ateste-Este, cui se ne aggiungono altri, con una chiara derivazione veneto danubiana (civiltà halstattiana) come fibule e un gancio di cinturone, tipiche del periodo della Tene antico.

Per i personaggi di prestigio i defunti sono circondati da armi, asce e altri oggetti come degli "scettri" (principi guerrieri ndR) quasi certamente insegne di comando.  Oggetti di lusso dovevano essere considerate due placche di cintura con figure di animali realizzate a sbalzo, tecnica che rimanda alle situle (una di queste, bellissima, è ora esposta al museo locale ndR ).
la Dea Madre Reitia a Montebelluna 

Una tipologia di rinvenimenti originale locale sono dei vasi di ceramica con figurine  a stampiglia. I motivi sono denti di lupo, occhietti di dado, cerchietti, ochette stilizzate, che rimandano a motivi presenti nella metallurgia di ambito halstattiano.

sunto da un articolo diella studiosa Daniela Locatelli, Dal vol "I veneti dai bei cavalli" 




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