A VERONA... IL VESSILLO E UN UOMO CON LA MANO SUL CUORE

Una sera, ormai diversi anni fa, partecipavo alla sfilata storica organizzata dalle P asque Veronesi, ci si inoltrava per le vie della bella Verona alla luce delle fiaccole ed eravamo stati disturbati da un gruppetto di autonomi che tentarono invano di fermare il corteo.

Passammo con il gonfalone spiegato, al grido di W San Marco in mezzo a due ali di folla, ed ad un tratto, un signore di mezza età, con un borsone porta documenti, tipo quelli in uso agli avvocati, si fece largo e si mise sulla strada sull'attenti.


Mano sul cuore, gridò anche egli "W San Marco!" a voce ferma. Mi emozionò molto: era una persona qualsiasi, certo un professionista, certamente non un militante indipendentista ne tantomeno uno della cerchia dei tradizionalisti di Maurizio Ruggiero di cui ero ospite, perché il suo passaggio in quel momento era fortuito, avendolo visto arrivare con l'aria di chi passava per caso.
Venetorum Fides Inviolabilis.. nella libertà
Ma eravamo riusciti a scuotergli la coscienza, a ricordargli le sue "raixe",a collegarlo per un momento magico alla sua grande storia: quella di esser parte di una Nazione che non è ancora morta, malgrado tutti i tentativi di farla sparire. Capii allora che tutto quello che si faceva da un po' di tempo aveva un senso e stava dando i suoi frutti.

Viva San Marco!, dunque. Non ci fermerete.

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