TASSE, TASSE, COME SI PAGAVANO "CO SAN MARCO GOVERNAVA"
Erano imposte straordinarie ed ordinarie:
La Repubblica pretendeva dai patrizi non solo il sangue, ma anche gli averi, se serviva alla salvezza dello stato. La tassazione era proporzionale alla ricchezza posseduta, e chi non pagava non poteva esercitare il diritto di voto al Maggior Consiglio, dove la loro situazione debitoria veniva proclamata solennemente.
Le entrate ordinarie erano divise tra imposte indirette (Datia) e dirette (Decimae). Le Decime, dette poi Gravezze sono concepite come tributi di guerra e possono essere assolte anche con giornate di lavoro da cui suono esentati quelli che sono arruolati per la difesa nelle Cernide o Craine.
La prima forma accertata risale al X secolo e si paga una sola volta nella vita, ma solo nel caso che il apdre non l'avesse già pagata: grava su beni stabili, ma anche sul reddito e può essere pagata in natura ( decima verde). Dal XII secolo verrà chiamata Adventaticum.
Il Campaticum è invece solo una imposta fondiaria riscossa regolarmente a partire dal 1501, soprattutto per la Terraferma, mentre la Tansa, istituita regolarmente dal 1548, è una tassa sul reddito per le Città e il Dogado.
Per evitare una doppia o tripla tassazione per il medesimo soggetto, si stabilirà che solo una di queste tre imposte (Decimum, Campaticum e Tansa) sarà dovuta, e sarà la maggiore delle tre. Gli esattori saranno chiamati prima Ufficiali degli Imprestiti e poi Governatori delle Entrate.
Le Entrate straordinarie erano fornite quasi per intero da prestiti, la maggior parte forzosi (specie in caso di guerra). Nessuno è esonerato tranne chi è assente per servizio militare. Viene calcolata, questa imposta, in base a una percentuale del valore del patrimonio e lo stato paga un interesse del 5 per cento.
Nei momenti critici, non si disdegnava di mettere in vendita cariche di prestigio ai migliori offerenti.
La Repubblica pretendeva dai patrizi non solo il sangue, ma anche gli averi, se serviva alla salvezza dello stato. La tassazione era proporzionale alla ricchezza posseduta, e chi non pagava non poteva esercitare il diritto di voto al Maggior Consiglio, dove la loro situazione debitoria veniva proclamata solennemente.
Le entrate ordinarie erano divise tra imposte indirette (Datia) e dirette (Decimae). Le Decime, dette poi Gravezze sono concepite come tributi di guerra e possono essere assolte anche con giornate di lavoro da cui suono esentati quelli che sono arruolati per la difesa nelle Cernide o Craine.
La prima forma accertata risale al X secolo e si paga una sola volta nella vita, ma solo nel caso che il apdre non l'avesse già pagata: grava su beni stabili, ma anche sul reddito e può essere pagata in natura ( decima verde). Dal XII secolo verrà chiamata Adventaticum.
Il Campaticum è invece solo una imposta fondiaria riscossa regolarmente a partire dal 1501, soprattutto per la Terraferma, mentre la Tansa, istituita regolarmente dal 1548, è una tassa sul reddito per le Città e il Dogado.
Per evitare una doppia o tripla tassazione per il medesimo soggetto, si stabilirà che solo una di queste tre imposte (Decimum, Campaticum e Tansa) sarà dovuta, e sarà la maggiore delle tre. Gli esattori saranno chiamati prima Ufficiali degli Imprestiti e poi Governatori delle Entrate.
Le Entrate straordinarie erano fornite quasi per intero da prestiti, la maggior parte forzosi (specie in caso di guerra). Nessuno è esonerato tranne chi è assente per servizio militare. Viene calcolata, questa imposta, in base a una percentuale del valore del patrimonio e lo stato paga un interesse del 5 per cento.
Nei momenti critici, non si disdegnava di mettere in vendita cariche di prestigio ai migliori offerenti.
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