UN PICCOLO TESORO SCOPERTO NEL VICENTINO: UN DIPINTO CHE RIGUARDA IL GRANDE MARC'ANTONIO BRAGADIN

Mi segnala l'amico Fabio Storti Rikaberg un'opera che è indubbiamente unica nel suo genere e meriterebbe grande attenzione sia da parte degli storici che degli amanti dell'arte.
Raffigura, a quanto si intuisce, il ritorno dei poveri resti del nostro Martire Marc'Antonio Bragadin, nella sua Venezia, accolti da quello che può essere il Patriarca e da un Doge vestito con l'armatura, come si conviene nel ricevere i resti di un Eroe di guerra (nonché Testimone di grande Fede cristiana).

Questa tela è ospitata nella chiesa di San Marco di Muzzolon (Mussolon) a Cornedo Vicentino, e ora ho scritto alla parrocchia per avere qualche ulteriore notizia.

Non ricordo a mia memoria, quadri o affreschi del genere. Leggo che vi fu una visita, da parte di un Vescovo omonimo del Martire, quindi suo discendente, nel 1645, e penso che quel quadro sia nato in quel contesto, forse il vescovo sarà venuto a benedire il quadro.

Molto interesse suscita la bandiera, o meglio il vessillo marciano.L'amico Fabio suggerisce che il bianco e rosso rimandino ai colori della città di Vicenza. Io non ne sarei così sicuro. Penso abbia riprodotto, magari in maniera non fedele, dato che l'epoca è posteriore, il vessilloin uso al Dux Venerorum, simbolo dello stato veneto. Fino al primo Seicento i leoni erano spesso come quelli raffigurati nel capitello che lo stesso fabio ha fotografato a Pian dell Fugazze (cippo di confine) e non andanti (ma non vi eran regole ben definite), su fondo bianco o azzurro.

Non mi risulta l'uso delle due fasce rosse, sopra e sotto. Il fondo porpora fu un ritorno alle origini, dato che i primi a fondo rosso vessilli erano un richiamo al colore dell'impero Romano d'Oriente, e il rosso purporeo ne era un simbolo, solo l'imperatore poteva vestire abiti di tale colore.

Insomma, il quadro pone tante domande, ed è unico ne suo genere, meriterebbe una valorizzazione maggiore, e magari qualche visita da parte nostra, per non perdere il senso di quello che siamo, e di quello che siamo stati.
Ma onore soprattutto al nostro grande Eroe Veneto Marc'Antonio Bragadin, sempre.












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