LE BARCHE VENEZIANE DI SAN MARCO

il trafugamento
Quei due navigli, che ricordano il viaggio da Aquileia ad Alessandria d'Egitto e il trasporto a Venezia dell'Evangelista San Marco, dovrebbero essere navi da commercio, ma le immagini e la poppa fan pensare che fossero riprodotte delle navi da guerra.

A quale tipo possono appartenere? Alle Acazie o Acates dette anche scrille, che furono anche in uso fino al V o VI secolo; ai Dromoni o alle Panfile dell'VIII o IX, epoca dellea straslazione, o alle Schife o Veliere del XIII secolo, epoca del mosaico?

La struttura di queste barche trova riscontro con quelle usate nei secoli successi che si trasformeranno negli odierni trabaccoli.

Il mosaicista volle distinguere anche i tribuni che trasportavano la venerata reliquia del corpo del Santo, scrivendone i nomi al di sopra delle navi e la parola Kamsir (porco) sulla cesta coperta che conteneva, sotto le carni di maiale, la reliquia del Santo.

A maggior chiarimento sulle Acazie diremo che il nome deriva dal termine greco AKIS che significa punta, ago, il cui termine deriva da questo. Tertulliano indica questo naviglio come barca per trasporti, e Polluce ci dice che si usava anche per scopi militari.
Acazia era anche una specie di calzare greco da donna con la punta a becco ricurvo.
trabaccolo
Tratto da Le navi della Serenissima, di Cesare Augusto Levi.

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