LA PAFLAGONIA, L'ANTICA PATRIA DEGLI ENETI
Di Giampaolo Borsetto, storico.
Mappa del XV secolo che mostra la Paflagonia (in alto). |
La Paflagonia è un'antica regione costiera dell'Anatolia centro-settentrionale, bagnata a nord dal Mar Nero e situata tra la Bitinia ad ovest, il Ponto ad est e la Galazia a sud. Secondo Strabone, il fiume Partenio costituiva il confine occidentale della regione, mentre il fiume Halys (l'odierno Kızılırmak) ne costituiva quello orientale.
Paphlagonia (Παϕλαγονία, latino Paphlagonía) è una regione storica montuosa dell’Anatolia, situata tra la Bitinia, la Galazia, il Ponto, si affaccia sul Mar Nero. Cornelio Nepote (Vitae) “...oltre questo fiume vi è la Paflagonia che è stata anche chiamata Pilemenia...in questa regione aggiunge gli Eneti dai quali pensa siano derivati quelli che sono detti Veneti...”.
“La Paflagonia è un paese ricco ed ameno è bagnata a nord dal mar Nero, il fiume Halys confina a levante e mezzogiorno, il Ponto Eusino a settentrione, il fiume Partenio dalle rive fiorite a ponente; ubertosissimo ne è il suolo” …Paphlagonia limes a tergo Galaticus amplectitur, insignis loco Heneto…
Il fiume più importante è il Partenio che secondo Strabone costituiva il confine occidentale della regione, mentre il fiume Halis ne costituiva quello orientale. Strabone (Geografia, XII,3,40) raccon- ta che le più importanti città erano la capitale dei re Paflagoni, Heracleia, che era detta città del sole, Tolomeo ricorda anche la città di Venda.“
. . .”oltre il quale vi è il popolo di Paflagonia che alcuni chiamano Pilemenio, chiuso dalla Galazia verso l’interno, poi il centro di Mostra, popolato da Milesi, poi Cromma, dove Cornelio Nipote colloca gli Eneti, dai quali è convinto che si debba prestar fede siano derivati in Italia i Veneti loro omonimi” (VI, 2, 5).
Nell'Iliade Antenore viene descritto come un saggio principe troiano, parente di Priamo (Ovid. Met. XIII 201), aveva ospitato Menelao e Ulisse venuti a richiedere Elena. Nella “Historia de excidio Troiae” di Darete Frigio, Antenore avrebbe cercato l'accordo con i Greci. Dopo la distruzione di Troia, Sofocle negli Antenoridi, lo fa muovere coi figli e con gli Eneti, attraverso la Tracia e l'Illiria, fino nella Venezia.
In questa esegesi mitica hanno influito gli Evetoi (in latino Eneti, in greco Ἐνετοί) omerici localiz-zati nella Paflagonia e diffusa all'epoca di Catone, Plinio, Accio, Sofocle, Strabone. Sono noti i passi di Livio delle Historiae (I,1) e di Virgilio (Aen. I, 24) con il commento di Servio.
Sono menzionati da Erodoto tra i popoli conquistati dal re lidio Creso. Al tempo degli Ittiti la regione fu abitata dai Palaici. Il nome designava gli abitanti della città di Pala nella regione che in seguito sarebbe stata identificata come Paflagonia. (Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, p. 348) .
La loro relazione etnica con i Paflagoni è incerta sembra che fossero legati al popolo della regione vicina, la Cappadocia, che apparteneva al ramo anatolico degli Indoeuropei. Dell’Eneto paese ov’è la razza Dell’indomite mule, conducea Di Pilemene l’animoso petto I Paflagonii (Iliade II).
Probabilmente Pala, radice da cui ha origine Paflagonia, è il più antico nome degli Heneti .
Come si spiega la presenza di Veneti in Nord Europa?
RispondiEliminaEda dove venivano gli abitanti della Paflagonia?
RispondiEliminaIn onore della mia Bergamo che storicamente militava con Venezia contro Milano, ne trarrò spunto per fare di una invenzione - il Cavaliere dell'Omegalfatau - un alter ego di Bartolomeo Colleoni: primo di tre Sulerarcani di personalissima... taroccatura!
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