LA MURRINA VENEZIANA E LE PERLE DI VETRO DEI VENETI ANTICHI
In Italia c’è il vezzo consolidato di considerare quasi tutto quello che è di origine antica, di derivazione romana o (se nel nord dello stivale) al massimo celtica. Cercate notizie sull’origine delle famose murrine veneziane, troverete riferimenti ad Aquileia romana (guai a voi se scrivete venetico romana).
Da lì i vetrai veneziani avrebbero continuato l’arte antica, che li rese famosi nel mondo. Tanto che queste “perle di vetro” si trovano oggi tra i reperti archeologici persino in Africa, dove erano considerate come delle monete di gran valore, arrivate in loco già nel 1600 con le prime navi europee. In realtà possiamo dire che, una volta (forse) imparata la tecnica dai primi inventori che furono gli egiziani, i quali esportarono i loro manufatti in tutto il Mediterraneo, divenne una tipica produzione veneta già nel 500 a. C. Parlano chiaro i reperti, poiché queste perle di pasta di vetro colorata fusa in strati sovrapposti, le trovate esposte nei musei di Montebelluna e Mel, rinvenute nei siti venetici assieme ad altri manufatti.
Grandi quantità furono trovate anche in Austria nella zona di Hallstatt. Come quelle che potete ammirare nella foto, testimonanza della nostra antica civiltà, rinvenute in Slovenia.
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