GLI AUTORI ANTICHI SULL'ORIGINE DEGLI "HENETI"
GLI HENETI
di Giampaolo Borsetto
Agli antichi Veneti è possibile attribuire una precisa cultura materiale e artistica che si è sviluppata durante tutto il I° millennio a. C., nel territorio del loro insediamento. E' un circostanza unica in cui si può stabilire una precisa identità tra la popolazione e la cultura. (Aspes, 661).
La etnografia (dal greco ethnos-popolo, e grapho-scrivo) degli heneti nacque con Ecateo di Mileto e continuò poi con Erodoto da Alicarnasso, Teopompo di Chio, Posidonio da Apamea, Giulio Cesare, Strabone da Amatea, Tito Livio, Plinio il Vecchio, Tacito.
In Greco, l’etimologia di Paflagonia è comune a quella di Pelagos (mare) ed il suffisso ion assume il significato di il luogo del.
Ai Veneti ci si riferisce anche con i termini "Venetici", "Heneti" o "Eneti" (in greco antico ??et??). si ricorre talvolta al prefisso "paleo” ("antico Paleoveneti"), alla perifrasi "Veneti adriatici" o all'espressione "Venetici". Narra la leggenda che, dopo la distruzione della città di Troia, una popolazione proveniente dall’Asia Minore (e più precisamente, secondo Omero, dalla Paflagonia) alleata ai Troiani nella famosa guerra, abbandonò le proprie terre, alla volta dell’Occidente, insieme a un manipolo di alleati guidati da Antenore e ed al giovane principe di Meonia Mestle, Nella mitologia greca Mestle è il nome del figlio di Talemene, re dei Meoni che partecipò alla guerra di Troia e dopo la caduta della città è giunto in Italia assieme ad Antenore ed ai Paflagoni. (Omero, Iliade, II, 858).
Omero che chiama i Veneti ‘Enetoi’, dimoravano in Paflagonia nelle cittá di “Citoro, di Sesamo, intorno al fiume Partenio, abitavano a Cromna, Egialo, e nell'eccelsa Eritini". Durante l'assedio di Troia vennero in aiuto alla città:
Pilemene menava i Paflagoni
Abitanti de Serame e Citora
De l'Eretin, de L'Egiale, e de Croni
Che el bel Partenio inumidisce, e infiora.
Dise la fama che da sti cantoni
I salvadeghi muli è vegnui fora.
Questi heneti xe che è po vegnui
Co Antenore a far case su palui
(Iliade. II 174, tradotto da Casanova).
Secondo la storiografia greco-latina i Veneti sono un popolo proveniente dalla Paflagonia, regione dell'Asia Minore sul Mar Nero. Tra il XIII e il XII sec. a.C., poco dopo la guerra di Troia e periodo di grandi migrazioni, viene fissata l'epoca in cui, dopo la diaspora, gli antichi scrittori indicano la venuta nel Veneto degli Eneti Paflagonici.
Strabone ha definito la pianura padana “eùdaimon pedìon” (felice e fertile). Secondo Strabone dopo la caduta di Troia gli Heneti probabilmente passarono nella Tracia “...Meandrius putat Enetos a Leucosyris profectos, Trojanis auxilium tulisse. Atque inde cum Thracibus digressos in Hadriae sinus habitasse (Str.II).
In seguito transitarono nell'Illirico “Heneto qui sunt Illyrico (Erod- 1,I, II); Plinio (c XXII). E da ultimo penetrarono nel paese che i latini denominarono Venetia e Veneti gli abitanti. Strabone (I, XI)”...alii gentem quodam Cappadocibus conterminam expeditione cum Cimeriis facta ferunt in Adriam excidisse: Id maxime in confesso est, primariam Paphlagonum gentem fuisse Henetos e qua fuevit Pylemenes quem et plurimi ad bellum fuerunt seculi: qui aversa Troja amisso duce in Thraciam abierint, vagatique deinde in Venetiam pervenerint...”.
Sulle origini "troiane" dei Veneti le fonti greche da Omero ad Erodoto a Sofocle parlano come originari della Paflagonia, alleati dei Troiani nel corso della guerra e assieme ad Antenore approdati ai lidi adriatici.
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