FLANGINI E PISANI, DUE EROI VENEZIANI, INNOMINATI OSPITI DI FELTRE
La mia solitaria campagna per il posizionamento di due targhette identificative alle statue posizionate sotto il Palazzo dei Rettori di Feltre, oggi teatro della Sena, non ha avuto i risultati sperati per cui ripropongo l'articolo. Ecco quanto scrissi al Comune l'otto luglio, nel 2013.
Allo spettabile Comune di Feltre
Assessorato alla Cultura e Giunta comunale
Proposta per il posizionamento di due targhette identificative.
Vi scrivo a proposito delle due statue barocche "innominate", che fanno notevole figura sotto il loggiato del palazzo dei Rettori oggi del teatro la Sena. Non so se attualmente siate riusciti a scoprire chi sono, ma vi offro quanto ho scoperto io in merito, certo ormai della loro identità. La presenza
di questi due statue è una eccezione unica, credo, nel panorama del dominio di Venezia, poiché, come saprete, non era ben visto, anzi era scoraggiato in ogni modo il culto della personalità. tanto che il Senato fece ricoprire nel 1691 tutti gli stemmi dei Rettori che erano stati posti a Feltre e a Belluno, come nelle altre città dell'entroterra.
Ma per questi due personaggi è stata fatta un'eccezione, probabilmente dopo la loro morte, per ricordare attraverso essi qualche cosa di epico in cui si erano distinti. Esaminando le figure si
capisce che sono due capi militari, dato che indossano la corazza, quello sulla destra, è cinto anche da una sciarpa, segno di comando, e ha poggiato sul terreno un elmo piumato. Tutti e due hanno il bastone dei Comandanti. Questo è quanto si ricava, e non avrei progredito oltre, se non avessi ripreso tra le mani il secondo volume della "storia della Marina Veneziana", di Mario Nani Mocenigo, edita anni fa dal Gazzettino.
A pagina 337 mi imbatto in una figura che mi è familiare; è come un lampo "E' il personaggio raffigurato in una delle due statue di Feltre!" esclamo tra me.
Nel 1717 sostituì l'ammiraglio Andrea Corner nell'incarico di Capitano Straordinario delle Navi e Comandante dell'Armata Grossa di stanza a Corfù. Fu comandante della squadra veneziana durante i combattimenti di Imbro(12-13 maggio) e Monte Santo (16 maggio 1717) contro la squadra navale turca al comando di Ibrahim Pascià. Morì, appena assunto il comando, colpito da una scheggia di cannonata, e mentre spirava, continuava a incitare l'equipaggio in battaglia. Anche qui una somiglianza impressionante con l'altra statua del palazzo dei Rettori.
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Confronto allora la stampa settecentesca con l'immagine ricavata da internet e tutto combacia alla perfezione. Stessa postura del corpo, dalle gambe al braccio sulla destra, solo l'altro è ripiegato perché la nicchia non consentivala sua stesura completa. Corrisponde tutto, il volto, il corpo robusto,
l'abbigliamento. E' Lodovico Flangini, comandante di squadra di fresca nomina per il grande valore militare, morì in un cruento scontro con il turco nel 1717, e la sua salma ricevette solenni onori a Venezia, ove si proclamò il lutto nazionale. L'altro, anche per evidenti assonanze di costume, non può che essere L'Ammiraglio Capitano General da Mar comandante supremo della flotta e suo superiore diretto.
Nello stesso volume infatti, ho trovato anche l'effige del Pisani e anche qui somiglianze notevoli, persino nello sparato a bavaglio, forse insegna di grado, non presente nel Flangini. Poi il particolare
copricapo insegna del grado supremo.
Fu l'ultima vicenda epica della Repubblica, l'Austria alleata la abbandonò con una pace separata, e tutte le vittorie furono vanificate. Lo sforzo enorme in uomini e denaro piegò lo stato veneto in maniera definitiva, e ancora a fine'700 si stavano pagando o debiti di quell'impresa.
Lo scalpellamento dei nomi, se la mia ipotesi è giusta, è stato un atto di sfregio dell'occupante francese, poiché le statue furono di certo erette dopo l'ordinanza del 1691, facendo un'eccezione alla regola. Furono poste a Feltre (a Venezia sarebbe stato impensabile) probabilmente su richiesta del Consiglio della cittadina, forse perché uno dei due, o tutti e due, furono rettori nella città, questo potrete scoprirlo voi, magari. Mi leggeva allora, per conoscenza la prof. Doretta Davanzo Poli, dell'Università Cà Foscari di Venezia,di cui ho già sentito il parere favorevole..
Cordiali saluti
Ammiravo da molto tempo il valore di Ludovico Flangini,adesso acrescuito da Pisani,ambedue meritevoli eroi veneziani(da São Paulo-Brasil)
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