I CASTELLANI, I NICOLOTI, COME NACQUE LA GUERRA DEI PUGNI.
IL PONTE DEI PUGNI
Un piccolo campo di battaglia sospeso sul canale,
Castellani e Nicolotti avevano una ripartizione un po' più ampia . ai primi appartenevano i residenti nei sestieri di Castello, San Marco e Dorsoduro , ai secondi i sestieri di Santa Croce, Cannaregio.e San Polo. I Castellani erano rappresentati principalmente da coloro che lavoravano all'Arsenale mentre i Nicolotti rappresentavano i pescatori .
Un piccolo campo di battaglia sospeso sul canale,
Le due fazioni avevano anche usi differenti: quella dei Castellani portava berretti e sciarpe rossi, che si contrapponeva al nero dei Nicolotti.
Lo scopo era quello di gettare gli avversari nel rio sottostante. Vinceva la squadra che riusciva a tenere i suoi uomini sul ponte.
Queste animosità furono regolamentate intorno al 1292 ed erano ammesse da Settembre a Natale. Nel 1705, dopo una sanguinosa lotta che partì con i pugni sino ad arrivare a coltelli e sassi, furono definitivamente vietate.
Rimane traccia di quanto accadeva nella parte centrale del ponte stesso: ai quattro lati, un'orma di piede evidenziata in marmo bianco. Queste impronte segnavano, da una parte, la postazione dove i contendenti di ogni fazione si piazzavano per fare a pugni mentre, agli angoli opposti, vi erano le postazioni dei giudici che avevano il compito di controllare la regolarità degli scontri.
Lo scopo era quello di gettare gli avversari nel rio sottostante. Vinceva la squadra che riusciva a tenere i suoi uomini sul ponte.
Queste animosità furono regolamentate intorno al 1292 ed erano ammesse da Settembre a Natale. Nel 1705, dopo una sanguinosa lotta che partì con i pugni sino ad arrivare a coltelli e sassi, furono definitivamente vietate.
Rimane traccia di quanto accadeva nella parte centrale del ponte stesso: ai quattro lati, un'orma di piede evidenziata in marmo bianco. Queste impronte segnavano, da una parte, la postazione dove i contendenti di ogni fazione si piazzavano per fare a pugni mentre, agli angoli opposti, vi erano le postazioni dei giudici che avevano il compito di controllare la regolarità degli scontri.
Tra l'altro i Nicolotti prima di chiamarsi così si chiamavano Cannaruoli. Questi cambio dipese dal fatto cruento che vide l'uccisione dell'allora Vescovo di Olivolo, da parte dei parrocchiani delle parrocchie di San Nicolo' ai Mendicoli , San Biagio, Raffaele e San Pantalon che non volevano accettare la nuova tassa sui defunti voluta dal Vescovo
Per questo motivo il Doge li trasferì' d'imperio dai Castellani ai Nicolotti.
I Nicolotti tra l'altro avevano un loro capopopolo , un loro Doge, che poteva seguire quello vero con una sua barca proprio dietro al Bucintoro in occasione delle principali manifestazioni.
Queste Due fazioni sono sopravvissute anche al 1797 per cessare a metà dell'Ottocento a causa delle morti che si registrarono a seguito degli scontri sempre più violenti.
L'ultimo capopopolo dei Nicolotti si chiamava Manasse.
Per questo motivo il Doge li trasferì' d'imperio dai Castellani ai Nicolotti.
I Nicolotti tra l'altro avevano un loro capopopolo , un loro Doge, che poteva seguire quello vero con una sua barca proprio dietro al Bucintoro in occasione delle principali manifestazioni.
Queste Due fazioni sono sopravvissute anche al 1797 per cessare a metà dell'Ottocento a causa delle morti che si registrarono a seguito degli scontri sempre più violenti.
L'ultimo capopopolo dei Nicolotti si chiamava Manasse.
Ringrazio VeneziaVideo.com e Furatola Chicco che hanno composto la nota.
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