IL MISTERO DEI VENETI, DA DEVOTO A PLINIO. IL COLORE DELLA NAZIONE.
I greci diedero il nome di Henetos a questo popolo che peregrinava per l’Europa. Erodoto ricorda gli "Eneti" tra le tribù illiriche. Cesare scrive di avere sottomesso i Veneti dell' Armorica, (C. G.Cesare, De bello Gallico, III, 8, 1.); Publio Cornelio Tacito (Germania, 46) si chiede se i "Venedi" siano da classificarsi tra i Germani o tra i Sarmati; Plinio il Vecchio (Naturalis historia, IV, 97) localizza i Venedi lungo il corso della Vistola; Claudio Tolomeo (Geografia, III, 5,1) chiama Venedicus sinus il golfo di Danzica ;
Pomponio Melo cita il lago di Costanza come Venetus lacus; Venetulani sono un popolo laziale scomparso, citato ancora da Plinio il Vecchio. Secondo Villar,(pp.415-16) la frequenza di questo etnonimo in diverse aree europee non va spiegata legami storici e linguistici tra i diversi popoli che ne hanno fatto uso, quanto piutto-sto con un'uguale derivazione, più volte ripetuta in modo indipendente, dalla medesima radice indoeuropea wen ("amare").
I "Veneti" (wenetoi) sarebbero pertanto gli "amati", o forse gli "amabili", gli "amichevoli. Il significato greco della parola Evetoy è degni di lode, o lodevoli. Secondo gli antichi scrittori i Veneti erano un popolo venuto dalle regioni orientali e, a detta di Arriano, sarebbero stati sospinti fuori dalle loro sedi originarie dagli Assiri.
Nel nuovo insediamento trovarono un popolo preesistente ricordato col nome di Euganei, lo vinsero e lo sospinsero verso il nord sulle propaggini delle Alpi. Parteciparono alla Guerra di Troia come alleati dei troiani. A Troia morì il loro re Pilemene e allora si rivolsero ad Antenore che li condusse sulle coste occidentali del Mar Adriatico.
Sono menzionati da Erodoto tra i popoli conquistati dal re Creso. Lo storico Senofonte dice che erano governati da un proprio principe, chiamato Pilemene forse per ricordare la loro discendenza dal capo che li ha guidati nella spedizione di Troia. La loro libertà era forse dovuta alla natura del loro paese, con le sue alte catene montuose e i valichi difficoltosi.
Le voci ufficiali della storiografia augustea, da Tito Livio a Virgilio dicono delle loro origini dalla Paflagonia e da Troia. Livio “Euganisque, quit inter mara alpesqua incolebant, pulsis Enetos Troianosque eas tenuisse terras”.(Historiae, l.I,cap.1-3).
Nei secoli di passaggio fra il II e il I millennio a. C., viene meno la potenza marittima Micenea nel Mediterraneo. Si tratta circa dell’epoca in cui gli antichi scrittori indicano la venuta nel Veneto degli Eneti Paflagonici poco dopo la guerra di Troia, cioè tra il XIII e il XII sec. a.C., periodo di grandi migrazioni.
il colore della Nazione Veneta
Cassiodoro scrive che il sole era detto veneto quando era velato d'azzurro e forse questo il motivo per cui l'azzurro è il colore nazionale dei veneti e come scrive Sansovino “è il colore favorito dei Veneti il turchino onde Veneto e turchi o divennero sinonimi”. Secondo il filologo Giacomo Devoto: "La divulgazione del nome Veneti corrisponde al grande spazio, dove con maggiore o minore intensità si estendevano i campi di urne". "La sola equivalenza storica soddisfacente del nome etnico dei Veneti è quella di portatori dei campi d' urne" . (Origini indoeuropee, G. Devoto, pag.194).
Fin dall'antichità erano noti altri popoli dal nome identico o affine: gli ??et?? in Paflagonia, come li chiama Omero, Plinio il vecchio traduce in latino come Veneti, i Galli Veneti sulle coste atlantiche della Gallia a nord della Loira, gli Slavi Veneti sul corso medio e inferiore della Vistola; esistevano inoltre i Galli Venelli e i Venetulani, antichissimo popolo del Lazio.
Di Giampaolo Borsetto
“È innanzi tutto abbastanza noto che, caduta Troia, furono sterminati tutti gli altri Troiani; su due di essi, Enea e Antenore, i Greci non esercitarono alcun diritto di guerra, e per un antico vincolo di ospitalità e perché essi erano sempre stati fautori di pace e della restituzione di Elena; (è noto) che, dopo varie vicende, Antenore con gran seguito di Eneti, i quali, cacciati per una guerra civile dalla Paflagonia e perduto sotto Troia il loro re Pilemène, cercavano un condottiero e una nuova sede, pervenne fino alla più interna insenatura del mare Adriatico; (è noto) che Eneti e Troiani, espulsi dagli Euganei abitanti fra le Alpi e il mare, occuparono quella contrada. E Troia fu denominato il luogo su cui essi erano sbarcati la prima volta; onde ha nome di Troia il territorio, mentre le genti sono dette venete.” (Livio, I, 1; trad. L.Braccesi)
Erodoto-I- Hèneti qui sunt in Illirico.
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