Pré Lorenzo Busnardo campione di scacchi di Mussolente nel '500



Mi chiamo Lorenzo Busnardo.

Prè Lorenzo, dove quel “prè” sta per padre un prete che sono la stessa cosa. Da secoli sto lontano dal mondo e gioco. Gioco a scacchi in quella parte del Paradiso dove i grandi campioni di ogni tempo e religione s’incontrano. Perché questo io sono: un campione di scacchi. E se oggi nel vostro mondo materiale le regole sono le stesse per tutti, si deve a un pugno di professionisti che, in quel tempo che giustamente onorate con l’appellativo di Rinascimento, per fama, per soldi ma, sopra ogni altra cosa, per un assoluto amore per questo gioco, girarono l’Europa di allora e ne scrissero i primi trattati teorici con le regole attuali. Ma la lontananza dell’anima mia dal temporale vostro non è bastata ad impedire che dopo tanto tempo, come frutto finale di gemme e fiori mai morti della mia amatissima terra, da oltre tre anni abbiate incaricato un uomo, un moderno, che per quanto nato cinque secoli dopo di me, a vederlo paia di tre secoli di me più antico. E qui con la sua penna ora desidero raccontare in prima persona la mia storia non senza prima avvertirvi che seguirò solo quanto il vostro incaricato è stato capace di scoprire e null’altro vi aggiungerò, perché così è quella meravigliosa etica del gioco degli scacchi, per cui tutto dipende dal tuo solo impegno e mai nulla dalla volgare seppur inebriante fortuna. Scrivi tu per me allora, ti racconterò la storia di prè Lorenzo Busnardo.

Dalla Premessa dell’autore…

Il lettore conoscerà in questo libro la vita di un particolare uomo vissuto tra il 1532 e il 1598, figura tra le primissime di quei giocatori di scacchi professionisti e avventurieri che furono alla base del gioco degli scacchi moderno, tutt’oggi il più antico diffuso nel mondo gioco da tavolo.

Nel 2014 l’autore della ricerca ha ricevuto l’incarico dalla Proloco di Mussolente e Casoni, coraggiosa associazione della terra natale del grande campione, per tentare di scrivere la biografia di Lorenzo Busnardo, l’avventuriero di cui sopra, uomo figlio del Rinascimento. In questi tre anni l’autore ha potuto consultare atti conservati nei più importanti archivi d’Europa.

Non si leggerà un romanzo, ma veramente la vita del giocatore rinascimentale. L’autore, anzi, si è trovato a volte in imbarazzo e ha dovuto rendere meno fantasiosa una vita che superava nella sua realtà di gran lunga un racconto inventato. L’ha fatto, se bene o male sarà il lettore giudicare, lasciando parlare in prima persona prè Lorenzo Busnardo.

Ne è nata la prima biografia in assoluto a livello mondiale di uno dei padri fondatori del gioco degli scacchi moderni, fatto che rende merito immenso, così pensa l’autore, a quel pugno di uomini e donne di Mussolente e Casoni che sulla grande storia del Veneto e dell’Italia han voluto investire.

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