GOLDONI DIFENDE IL "VENETO IDIOMA" PARI A PARER SUO, AL TOSCANO

Michele Brunelli me manda e pubblico volentiera: ancò studiosi come Gianna Marcato, stipendiai da l'Italia, e qualche altro scrittor de storia veneta  "political correct" (lezi italianista) nega l'evidenza ma allora i dà de l'ignorante a un certo Goldoni, e la me par proprio grossa.

Un me amigo el m'à girà sto tèsto de Goldoni (1755).

« Ella pure nel nostro Veneto idioma; ma colla scelta delle parole, e colla robustezza dei sentimenti, ha fatto conoscere che la lingua nostra è capace di tutta la forza e di tutte le grazie dell'arte oratoria e poetica, e che usata anch'essa da mano maestra, non ha che invidiare alla più elegante Toscana. Ella aveva ciò dimostrato altre volte in varie pubbliche azioni, nelle quali vuole il sistema di questa ben regolata Repubblica Veneta che del proprio nativo idioma gli Oratori si valgano, e la di Lei naturale facondia, unita al chiarissimo suo talento, ed allo studio incessante di cui si compiace, rende l'E. V. ammirabile nell'età verde in cui si ritrova, e fa sperare in Lei coll'andar degli anni un benemerito cittadino di questa Patria gloriosa. »(Carlo Goldoni, presentazione de Le Massere, 1755)

1) nostro idioma veneto...LINGUA nostra
2) Repubblica Veneta
3) Patria gloriosa (rif. alla rep.veneta se vede dal contesto)

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