FINALMENTE EL LION TORNA A PESCHIERA! Dopo 221 anni...



FINALMENTE EL LION TORNA A PESCHIERA! Dopo 221 anni si pone fine allo sfregio napoleonico. Un articolo dell'Arena ci spiega tutto.
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Dopo la riqualificazione del piazzale della Caserma d’artiglieria e dei camminamenti sopra i bastioni San Marco e Querini, l’amministrazione comunale di Peschiera punta a ridare splendore alla facciata di Porta Verona, l’ingresso principale del paese. «In questi giorni saranno indette due gare d’appalto, una per il restauro conservativo della facciata e la collocazione del leone marciano, l’altra per la realizzazione della scultura del leone», informa il vicesindaco Filippo Gavazzoni. 

L’obiettivo è riuscire a partire con i lavori a dicembre e ultimarli entro la metà di marzo, prima della partenza della stagione turistica e della scadenza del mandato elettorale. L’intervento ha un costo di 77mila euro e prevede, oltre alla realizzazione della scultura del leone, la pulitura della facciata e di parte delle mura veneziane adiacenti e il consolidamento dell’arco principale carraio. 

«È il primo restauro monumentale inserito nel progetto di recupero della cinta muraria che riusciamo a realizzare», sottolinea Gavazzoni, «ricollocare il leone marciano va oltre il tributo alla nostra città, avendo anche un valore turistico e culturale: incuriosirà chi entra a Peschiera dando uno stimolo in più per conoscere la sua storia». 
A intervento ultimato «la porta apparirà com’era prima del trattato di Campoformio del 1797», sottolinea il vicesindaco richiamando l’accordo di pace tra Francia e Austria che sancì la fine della Repubblica di Venezia (il trattato previde la cessione all’Austria delle terre dominate da Venezia, ad eccezione di alcuni possedimenti veneti tra cui Peschiera, che passò sotto il regno Lombardo-Veneto austriaco nel 1815). Nel luglio 2017 la fortezza di Peschiera è entrata nella Lista dei patrimoni mondiali dell’Unesco assieme a quelle di Bergamo e Palmanova in Italia, di Zara e Sebenico in Croazia e di Cattaro in Montenegro, tutte all’interno del sito transnazionale denominato «Le opere di difesa veneziane tra 16° e 17° secolo». 

Il Leone di San Marco, simbolo della Serenissima, era posto al centro della facciata d’ingresso di Porta Verona, sopra l’arco carraio e sotto l’iscrizione latina incisa sulla trabeazione, la cui traduzione è: «Che tu sappia! Questa eccelsa immagine del leone ti dissuada dal provocare i Veneti, giacché essi contro il nemico hanno il vigore del leone». Gli storici concordano nel ritenere che il leone sia stato distrutto in segno di sfregio dopo la conquista napoleonica. 

Per riprodurre la scultura l’amministrazione arilicense ha avviato una collaborazione con l’Accademia di belle arti di Verona promuovendo un concorso di idee: tra gli studenti partecipanti ha vinto la scultura in gesso della ventenne veneziana Camilla Biancotto, che verrà riprodotta in marmo locale nella dimensione di 3,23 metri per due. 

Altre amministrazioni avevano in passato avuto l’idea di collocare una copia verosimile del leone andato perduto. «Ci fu anche una raccolta firme», ricorda Gavazzoni, «ma fu tutto bloccato dalla Soprintendenza di allora. Negli ultimi anni, grazie ai progettisti del restauro delle mura, l’architetto Alessandro Bazzoffia e l’ingegner Marco Spezia, è stato fatto un importante lavoro di contestualizzazione storica. Abbiamo specificato al soprintendete Magani che non c’entrano le simpatie politiche», rimarca il vicesindaco militante della Lega, «il leone sarà un’opera d’arte a tributo della storia della Serenissima Repubblica di Venezia che a Peschiera ha lasciato segni indelebili. Darà senso al lavoro di promozione storica che abbiamo portato avanti in questi anni». •

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