MARCO E IL LEONE NEL DESERTO.


Un mio amico, a proposito di una raffigurazione molto antica di san Marco con un leone accanto, (prima che a Venezia iniziassero  a rappresentarlo sotto le forme che conosciamo attualmente) ipotizzava il riferimento a un simbolo antichissimo dei paleo veneti. Faceva notare che un leone era raffigurato in una stele paleoveneta, nel museo di Este. E che il leone era i simbolo dei Veneti antichi.
Devo dire che non ho memoria di questa cosa, nelle mie ricerche non ho mai trovato un accenno ai Veneti antichi raffigurati sotto il simbolo del leone. E se anche qualche relazione c'era stata, col passare dei millenni, i Veneti lagunari non ne avevano certamente più memoria.

Diversamente invece è stato per il copricapo del Doge,  che deriva dal cappello floscio a punta, indossato dai notabili venetici lagunari, raffigurati nel mosaico più antico conservato all'ingresso della basilica, idi cui ho parlato nella nota precedente.
Evidentemente tali copricapi erano collegati alla tradizione dei paleoveneti, che troviamo rappresentata nell'elmo di Oppeano (altra mia nota).
Tornando al Leone accanto a Marco, si tratta del riferimento al suo Vangelo che inizia con la descrizione di Giovanni Battista, precursore di Cristo, che viveva nel deserto, raffigurato come Leone in varie rappresentazioni (vox clamantis in deserto)  "Nel Vangelo di Marco l'inizio del racconto è dedicato a Giovanni Battista, la cui Vox clamantis in deserto -si eleva simile a un ruggito di leone nel deserto-".

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