L'AVV. FOGLIATA SUL GAZZETTINO, PER L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Caro Direttore,

i nodi vengono al pettine.

A seguire con attenzione il dibattito in corso sull'autonomia del Veneto vengono i brividi.

Dopo aver sbraitato e starnazzato per anni di incostituzionalità di ogni prospettiva di libertà, ora, che Luca Zaia ha trovato una via che corrisponde all'esatta applicazione di una norma della Costituzione, l'italietta getta la maschera e mostra il suo vero volto autoritario.

Tra coloro che temono di perdere antichi fiumi di finanziamenti a pioggia, o posti pubblici ricolmi di privilegi, e coloro che svelano la realtà delle loro incrostazioni ideologiche, tra piccoli e grandi boiardi di Stato e consorterie di interessi, il siparietto, se non fosse disgustoso, sarebbe spassosissimo.

Che, in barba alla tanto (ed ingiustificatamente) idolatrata Costituzione, i Ministeri alzino un muro per mantenere il baraccone è triste, ma è purtroppo comprensibile. Che si faccia "ora e sempre resistenza" per non cedere su infrastrutture ed energia è miope, gretto, ma altrettanto comprensibile.

Ma ciò che farebbe sbellicare, se non fosse ributtante, è l'affermazione di talune frange, sindacali e politiche, sulla richiesta del Veneto di decidere i contenuti dell'istruzione scolastica: "così si mina l'unità culturale della nazione". L' "unità culturale"? Chi l'avrebbe detto che nel 2019 avremmo constatato che alle leve del potere vi sono sacche di trogloditismo di tale portata? L' "unità culturale"? Siamo nella Romania di Ceausescu o nell'Italia fascista? Gli stessi che predicano il pluralismo multietnico, che difendono l'ora di Islam a scuola, il divieto della carne nelle mense il venerdì, blaterano di attentato all'unità culturale perché temono che finalmente nelle scuole venete si ponga riparo al delitto culturale perpetrato da 153 anni ai danni della nostra gente: quello di omissione totale dell'insegnamento della Storia di uno degli stati più importanti e potenti del continente europeo, la Veneta Repubblica? Nel tempo in cui in Spagna gli eletti dal popolo languono in carcere da 15 mesi per fantasiosi delitti politici - nel silenzio assordante dell'Unione Europea, correa di una brutale violazione dei diritti umani nel proprio seno - l'italietta si appresta a reprimere persino ciò che la propria Costituzione prevede: l'autonomia differenziata. E lo fa con argomenti fascisteggianti. Che tristo Paese!

avvocato Renzo Fogliata


Commenti