I LIBRI TASCABILI? NATI A VENEZIA

ANTONELLA TODESCO
Cinquecento anni fa giunsero a Venezia i primi tipografi dalla Germania; infatti l invenzione della stampa la dobbiamo ai tedeschi.
Da rudimentale divenne arte raffinata, tanto da insegnare a tutto il mondo, a quel tempo conosciuto, come il torchio poteva divenire strumento di conquista artistica. Solo dopo quattro anni dalla pubblicazione del primo libro stampato in Italia, il "Donatos pro puerolis", uscito nel 1465 dal monastero di Subiaco, usciva, dalla tipografia di Giovanni da Spira, a Venezia, le "Epistolae" di Cicerone. Ne seguirono molti altri diffusi ovunque.
La tipografia veneziana divenne floridissima tanto che gli editori formarono Scuole e Confraternite proprie. Un decreto del Consiglio dei Dieci del 1548 ordinava "de levar una scuola de tuti coloro che fanno stampare et che tengono botega et vendono libri".
Non si ha nessuna traccia di questa Scuola, si sa solo che tipografi, editori e stampatori si radunavano nella Chiesa di SS Giovanni e Paolo pur facendo parte di detta Confraternita.
Ad Aldo Manuzio si deve l invenzione del carattere "corsivo o aldino" e fu anche l inventore dei libri tascabili o "maneggevoli".
Il primo tascabile fu Il Canzoniere del Petrarca, curato dal Bembo e conservato oggi in Vaticano.
Venezia ricorda Aldo Manuzio e la sua arte tipografica in una lapide a San Stin.


Curiosità Veneziane E. Vittoria

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